Attrezzature

  • Navigatore satellitare

Noi abbiamo:
  1. Route 66 - Mappe: Italy, DACH (Germania, Austria, Svizzera), Scandinavia ( Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia), EasternEurope (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Rep. Ceka, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria). Torna molto utile l'avere la memoria su SD Card sostituibili e l'uscita per la cuffia. Si può così su di esso caritare tantissima musica e con un semplice accessorio da 9,00€ ascoltarla attraverso lo stereo dell'auto, per noi che abbiamo ancora una vecchia autoradio con mangianastri (così non la rubano di certo).
  2. GPS eXplorist 200 - Puro GPS con le mappe di tutto il mondo ma solo le strade principali. Non serve per percorrere le strade ma per raggiungere dei punti anche soltanto con le coordinate o ritornare a qualche osto di cui si è fatto il punto, per ritrovare l'auto ad esempio o un posto di funghi, pesca ecc...
A tal proposito non abbiamo grande esperienza e gradiremmo raccogliere informazioni e pareri

21/01/2008 - Andrea suggerisce:
"non ho esperienza di GPS, ma probabilmente è utile se si abbandonano le strade principali."
  • Canne da pesca con mulinello
Si può dire che non abbiamo mai pescato. Pare che in Norvegia sia facilissimo pescare da riva nelle correnti delle maree. Abbiamo raccolto alcune informazioni in http://www.deprato.it

Da Scandinavia 1995 di Stojan Deprato
lei del Nepal.
Lui intorno ai 65, lei 30-35. Lui non esce dal camper, legge e lei pesca, ed è molto brava. Prima volta vediamo come si pesca qui! Lei pesca solo con il cucchiaino e senza il galleggiante con l'esca. Il cucchiaino è fatto da piombo come un piccolo pesce (di diverse grandezze e diversi pesi), colorato in diversi colori, con in coda tre ami, a forma d’ancoretta. Si lancia lontano (a 20-40 metri) e si traina girando il mulinello, facendo ogni tanto qualche scossa, il pesce salta sul cucchiaino ed è fatta. Ecco il segreto della ricca pesca! Adesso è finalmente chiaro, perché il pesce norvegese non ha capito le nostre intenzioni e non si lasciava prendere! Alla fine, quando la signora va via, ci regala il suo bottino: un bel baccalà di oltre un chilo ed ancora due bei sej. Loro mangiano solo pesce grande e hanno il frigo pieno! Hai capito?!

proviamo a montare i cucchiaini. I risultati arrivano subito, ma non per lungo tempo. Che cosa è successo? Quando si butta il cucchiaino, si deve subito cominciare a girare il mulinello per recuperare la lenza, cioè per non lasciarla cadere sul fondo, che è roccioso e dove l’ancoretta si aggrappa facilmente. Ma, non siamo stati troppo attenti, l’esperienza ci manca ancora e nello stretto l’acqua è bassa. Purtroppo, in poco tempo, siamo rimasti senza i nostri cucchiaini

Verso le 22.00 arriva un giovane Norvegese e si mette pescare vicino a noi. C’informa che sta sera, con l’alta marea, dovrebbero arrivare i salmoni. Vede i nostri attrezzi, non ride, ma dice che con questo non si pesca niente. Mi regala un bel cucchiaino, uguale al suo, e Carla gli regala un litro di vino, qui molto caro. In breve tempo dovrebbero arrivare suo fratello e il padre, con gli amici, perché sta sera è l’occasione per la pesca. Forse c’è la posizione della luna favorevole o chi sa quale segnale. Vedremo! Io guardavo un po’ come pesca lui. Ha una canna molto lunga, con un mulinello un po’ strano, con il nylon verde, intrecciato e butta l’amo a cinquanta metri dalla riva! Dopo un po’, mi sposto una cinquantina di metri a destra e comincio, per prima volta, a fare il bagno ad un vero cucchiaino. Dopo ca. dieci tiri a vuoto, sento una bella scossa e comincio a tirare. Qualcosa si batte contro e sembra abbastanza pesante. Finalmente estraggo dall’acqua un bel baccalà di oltre 1 kg (57 cm). Carla, che è andata mezz’ora fa a preparare la cena, chiama dal parcheggio. Sono già le 23.00. Torno al camper e mostro orgogliosamente il mio trofeo. Carla è entusiasta e dopo la cena vuole subito tornare al campo di pesca. I Norvegesi sono andati via, hanno preso solo due sej, belli, ma più piccoli del mio baccalà! Abbiamo pescato fino a mezzanotte, il tempo era nuvoloso, non abbiamo visto il sole di mezzanotte, abbiamo preso ancora un pesce e all’1.30 siamo andati dormire.


Sarebbe interessante sapere la misura della lenza e quanto piccolo è il cucchiaino e che numero sono le ancorette. Se qualcuno avesse queste informazioni ci rendesse partecipi, non è il caso di essere gelosi. Non credete?

  • Tanica per scorta per carburante. Continuiamo a leggere raccomandazioni di tenere d'occhio il serbatoio, non sarà il caso di portare una tanichetta sempre piena? Dovessimo distrarci o dovesse guastarsi il galleggiante; è anche vero che siamo abituati da sempre a controllare il galleggiante facendo un controllo dei chilometri percorsi.
  • Diario di viaggio
Negli anni abbiamo elaborato un semplice foglio delle dimensioni di un quarto di A4, che ci aiuta molto a segnare tutto o quasi. Queste sono le immagini (cliccare sulle immagini per ingrandire):


I dati da segnare sono evidenti, esplicito solo quelli abbreviati: Temp = temperatura, Mon/Museo = Monumento o Museo, Lat = latitudine, Long = longitudine, Alt = altitudine, Rullino = n° da attribuire, fino a = n° dell'ultimo fotogramma impressionato, SD = n° da attribuire alle Schede SD per meglio individuarle.



Stampa da ripetere dall'altro lato riinserendo il foglio nella stampante in maniera che la stampa sia come segue una volta tagliato il foglio secondo la linea verticale rossa:


Lato A .........................Lato B

Potremmo inviare per mail il file Word per produrre da se questo diario, chiediamo la modica cifra di 10,00€; in alternativa possiamo inviare 25 fogli A4 stampati (corrispondenti a 100 giorni di viaggio) allo stesso prezzo più le spese di spedizione.

24/01/2008 Andrea commenta:
Ho visto le pagine del diario di bordo che hai pubblicato sul blog, anche queste molto razionali e ben realizzate.

Ne abbiamo realizzato anche una versione in Excel, ancora più ricca:



Che intendiamo cedere alle stesse condizioni.


Commenti

Rita e MImmo ha detto…
Per altre vie Stojan Deprato ci scrive:

Io ho provato pescare con la canna prima volta nel 1995 in Norvegia. Prima non ho avuto mai una canna nelle mie mani. Pescavo anche prima, ma come subacqueo, in apnea fino a 20 m, facevo le gare, ma quando ero più giovane ed avevo gli occhi a posto. Non è uno sport per i vecchi!

Pesca in Norvegia – qualche informazione da un pescatore dilettante!!

1) Divieti e licenze per la pesca.

Vedi il Diario 2004 - 19.06.2004

In mare puoi pescare dalla riva o dalla barca. Puoi usare tutti i tipi di amo o di esca, puoi buttare le nasse, tutti i tipi di reti, i palangari e attrezzi simili. Puoi fare pesca subacquea e pescare con le bombole. E tutto questo senza un permesso speciale! Per la pesca c’è il fermo pesca delle aragoste da gennaio ad ottobre e non si possono pescare se sono sotto i 24 cm. Comunque nel periodo di fermo, le aragoste vanno ributtate in mare, pena una multa salata. E questo è tutto! Nei laghi e nei fiumi bisogna avere i permessi.

2)Pesca

La pesca in mare norvegese è bella perché non devi pensare dove trovare l’esca e come conservarla. Nel mare norvegese si pesca (parlo di pesca che si fa dalla riva) al 95% con cucchiaino e fino adesso ho visto solo nostri connazionali che pescavano con l'esca (verme, pasta o simile). Il cucchiaino norvegese è un po' diverso dai cucchiaini, che si usano qui da noi, si trovano dappertutto, anche nei market, costa da 10-20 NOK. Sembrano piccole alici, colorate in blu, verde, argento, rosso, giallo ecc. e si usano senza alcun piombo aggiuntivo. Ogni colore e dedicato ad un certo tipo di pesce. I pesi vanno da 15 a 300 o più grammi. Io uso normalmente quelli di 18 o 25 g. Il filo di 20. Un cucchiaino (di 25 g) si vede nella mia foto: Diario 2004, 03.07., foto 8

Quando il cucchiaino cade in mare (a 30 m!), devi girare il mulinello e tirarlo non tropo veloce, tanto per non farlo cadere sul fondo, dove sono i sassi, perché se lo lasci cadere sul fondo puoi comprare un nuovo, quello non salvi più. Per i torsk (baccalà) è invece meglio lasciarlo su fondo, naturalmente dove il fondo è sabbioso, tirarlo un po’ su, di nuovo lasciarlo e cosi pian pianino portarlo verso la riva. I baccalà dormono o girano sul fondale e devi portargli il pesce davanti il naso. Funziona sempre bene. Attenti, se ci sono le rocce, addio a cucchiaino! Bisogna stare attenti anche alle alghe, che sono tante, perché anche quelle non perdonano, specialmente quelle con le foglie lunghe. Per i baccalà uso il cucchiaino rosso, per i sej o i lyr quello argentato o blu, per lo sgombro blu. Se non funziona cambio il colore e se non funziona 10-15 minuti cambio il posto. Ed è tutto.

www.deprato.it

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